Silvia Basimat
BIO
Silvia Basimat, insegnante, coreografa e danzatrice Grande appassionata di Danza e folklore mediorientale, si e’ formata attraverso lo studio della danza classica e della ginnastica artistica, sin da bambina. Ha poi scoperto la Danza Orientale, incominciando il suo percorso nel 2003 e proseguendolo negli anni, grazie all’incontro con i più grandi Maestri del panorama italiano (fra cui, in particolare, il Maestro egiziano Saad Ismail) ed internazionale (in Germania, con l’artista turca Fatima Serin e con la danzatrice americana B. Robson). Ha intrapreso poi negli anni percorsi formativi diversi e pluriformi nei vari stili della danza orientale Ed arricchito nel corso del tempo il suo repertorio partecipando a numerosi stage (in Italia e all’estero) di artisti noti a livello internazionale (fra cui il grande coreografo egiziano Mahmoud Reda) oltre che a percorsi tematici di approfondimento nei vari stili della danza orientale (Raqs Sharqi, Raqs Baladi, Saidi, Haggala, Velo, Doppio velo, Tamburello, Spada, Candelabro, Shimmy e percussioni, Iskandarani e Melaya Leff, Sagat ,Danze Gipsy turche e Roman Havasi…). Si e’ esibita in diverse manifestazioni teatrali con diverse Compagnie di danza e in numerose performance in Italia e all’estero.
Prediligendo l’energia, l’eleganza e la naturalezza della tradizione, è alla ricerca continua della purezza dell’espressione artistica e dell’emozione interpretativa delle danze mediorientali, di cui tenta di preservare e di rievocare il più possibile le radici culturali e il sentimento originario.
Insegnante paziente e attenta, tiene corsi settimanali e percorsi tematici di approfondimento a Roma e dintorni. Ama trasmettere, col sorriso e l’ironia e il suo coinvolgimento emotivo, l’amore e il rispetto per queste meravigliose danze.”
Insegna da circa 10 anni con corsi, seminari e percorsi tematici a Roma, attualmente nelle zone di Prati, Aurelio-Baldo degli Ubaldi, Montemario-Gemelli-Battistini e San Giovanni – Appio Latino-Caffarella.
Corsi
IL CORSO è finalizzato all’acquisizione di figure, passi e combinazioni tipiche della danza orientale sia nello stile classico, sia nei vari stili popolari e folcloristici.
I CORSI sono divisi per fasce di livello nella danza. Le lezioni durano circa 90 minuti. A seconda della sede prescelta, e’ possibile frequentare una volta o due volte a settimana.
La Danza Orientale
È considerata una delle più antiche danze al mondo.
“Danza del ventre” è una denominazione di fantasia, sconosciuta alla lingua araba (che invece usa l’espressione Raks Sharqi, ovvero ‘danza orientale’), ed è il nome che i viaggiatori europei hanno dato a questa danza, nei primi decenni dell’800, quando, a seguito della conquista napoleonica dell’Egitto, “scoprirono” il Medio Oriente e con esso, le sue tradizioni etniche e culturali.
Le sue origini si perdono nella notte dei tempi… Recenti ricostruzioni basate sull’interpretazione di reperti archeologici di varia natura (pitture murarie, statuine e sculture….) hanno condotto gli storici ad affermare che le radici della Danza Orientale risalgono alla celebrazione degli antichi culti religiosi dedicati alla Dea madre delle civiltà matriarcali dell’antica Mesopotamia. Essa (Inanna per i Sumeri, Ishtar nella mitologia babilonese) era divinità della prosperità, dell’amore, della bellezza, della fertilità della natura e della terra, ed anche della guerra. Le sacerdotesse la onoravano con danze sacre che riproponevano i ritmi della natura (le onde del mare, la forma della luna, il serpente, il cammello..) per propiziare la fertilità della donna e celebrare il parto. Alle sue origini, la danza era dunque una danza sacra, e principalmente una “danza di donne per le donne” ed anche una danza con significato benaugurale per la prosperità del raccolto.
Dalla Mesopotamia, la danza si diffonde in Egitto (Danza di Iside), dove, con il progressivo affermarsi del patriarcato, viene traslata nel contesto laico (veniva richiesta in feste, banchetti, matrimoni, celebrazioni e cerimonie importanti, sia come danza di palazzo, sia come danza popolare eseguita nelle case e nelle feste). A seguito dell’invasione araba dell’Impero egizio, la danza fu poi assorbita ed integrata nei costumi arabici. Con l’espansione dell’Islam, poi, la Danza viene marginalizzata, ma sopravvive nei villaggi, come importante tradizione etnico-culturale.
Durante il Medio Evo, le bellissime schiave di sultani e califfi (le famose “odalische”) che danzavano e cantavano al cospetto dei loro padroni per poi ritirarsi negli harem (gli appartamenti riservati alle donne, dove agli uomini non era permesso entrare), contribuirono a mantenerla in vita e ad arricchirla.
Un grande tributo alla diffusione e all’evoluzione di questa arte è da riconoscere alle popolazioni zingaresche nomadi (grazie alle Gawazee, danzatrici zingare) che dall’India si spostarono via terra verso il Nord Africa e l’Europa, attraversando popoli e culture diverse.
Nel corso dei secoli e dei millenni, i movimenti vengono sviluppati, arricchiti ed elaborati, fino a creare la danza oggi nota con il nome di Raqs Sharqi. Quella che noi conosciamo come “danza del ventre”, che corrisponde a grandi linee alla Raqs Sharqi classica, non e’ che una parte, la più appariscente, forse, della “danza orientale”. Ma e’ solo una delle sue manifestazioni.
Proprio perché questa danza ha attraversato i secoli e subito molteplici influenze, essa e’ oggi un “insieme di danze”: e’ caratterizzata, cioè, da una moltitudine di varianti regionali e sociali, di stili e di ritmi utilizzati. Accanto alla danza orientale classica, essa abbraccia anche numerose altre danze popolari e folcloristiche dei Paesi del Medioriente, che si ballano su diversi ritmi, con passi e movenze specifiche, che prevedono talora l’utilizzo di accessori tipici (velo, melaya leff, spada, bastone, candelabro, brocca, cimbali…) e che si danzano con costumi tipici.
Ormai lontani dal pregiudizio che la raffigurava quale pratica finalizzata ad allietare gli uomini, e quindi quale danza seduttiva, o addirittura lasciva, volgare, se non erotica, La Danza orientale è una pratica di allenamento complessiva, per il corpo e per la mente femminili.
I benefici della danza
La Danza Orientale oltre ad essere disciplina artistica, è anche una pratica di allenamento complessiva, per il corpo e per la mente femminili. Per imparare a danzare non e’ necessario avere pregresse conoscenze di danza, né un particolare tipo di corporatura. La Danza Orientale è un ottimo esercizio fisico adatto a donne di tutte le età. Una Danza per tutte le donne, con cui ogni donna ha la possibilità di divertirsi e conoscere meglio il proprio corpo, allontanare lo stress, mantenersi in forma , tonificare dolcemente il proprio corpo ed esprimere la propria femminilità.
Molteplici sono i benefici psico-fisici legati alla pratica della danza orientale.
Sul piano fisico, la danza contribuisce al miglioramento della flessibilità e della mobilità articolare, favorisce la tonificazione muscolare, di tutto il corpo ed, in particolar modo, delle fasce addominali profonde, è utile ad agevolare la circolazione sanguigna, il transito intestinale, ad alleviare i dolori mestruali, a prevenire l’incontinenza femminile e si rivela idonea anche in preparazione del parto (a partire dal quarto mese di gravidanza) e per il recupero post-parto. Nella danza orientale, molto spazio e’ dato all’isolamento dei movimenti effettuati (viene insegnato come muovere muscoli o gruppi di muscoli in modo indipendente da altri) e ciò’ importa un ottimo controllo della muscolatura e stimola efficacemente il senso proprioricettivo. Migliora notevolmente il portamento e la coordinazione e contribuisce al rafforzamento dell’equilibrio neuromuscolare. Grazie al lavoro sulla postura, correttamente impartito, ed allo scioglimento delle articolazioni vertebrali, questa danza è un vero toccasana per la schiena: rende forte e flessibile la colonna vertebrale ed allevia i dolori lombo-sacrali e cervicali derivanti da una postura scorretta. Non da ultimo, la danza orientale aggrazia le forme: la vita viene segnata, i fianchi si assottigliano, le gambe si rinforzano, le braccia vengono tonificate.
Sul piano psicologico, la danza orientale agisce sull’aumento della consapevolezza corporea ed ha straordinari effetti sull’equilibrio e il benessere interiore delle donne che la praticano. Genera una forte sensazione di appartenenza (quale danza, per lo più, coreutica, in essa è fortissimo l’elemento collettivo : lo spirito di gruppo e L’affiatamento con le compagne sono parti integranti di essa) e di accettazione di se’ e del proprio corpo, che accrescono l’autostima e la sicurezza in sé stesse, ed allena la memoria.